Accessi Venosi Ecoguidati
Il corso, rivolto a medici ed infermieri, si propone di fornire i fondamenti teorici e pratici sulle indicazioni, sulle diverse tecniche e sulle complicanze immediate e a distanza dell’impianto dei cateteri venosi.
Questa formazione consente l’acquisizione della tecnica di reperimento e accesso venoso mediante uso degli ultrasuoni…continua
ACCESSI VENOSI ECOGUIDATI
Il corso, rivolto a medici ed infermieri, si propone di fornire i fondamenti teorici e pratici sulle indicazioni, sulle diverse tecniche e sulle complicanze immediate e a distanza dell’impianto dei cateteri venosi.
Questa formazione consente l’acquisizione della tecnica di reperimento e accesso venoso mediante uso degli ultrasuoni.
La continua evoluzione terapeutica ha di fatto reso necessario sempre di più il ricorso a terapie somministrate per via endovenosa, oltre alla necessità di controlli e monitoraggi ematici frequenti. Questo dato associato al prolungamento della sopravvivenza dei pazienti affetti da patologie ad elevata mortalità (neoplasie, deficit di organo, tossicodipendenza, HIV, ecc.) ed all’allungamento della vita media hanno creato uno scenario operativo per l’infermiere che evidenzia una sempre maggiore scarsità di patrimonio venoso periferico con difficoltà ed impossibilità spesso a seguire il programma terapeutico o diagnostico previsto. Difendere il patrimonio venoso periferico del paziente è fondamentale nella medicina moderna avendo a disposizione tecniche di posizionamento di accessi venosi centrali oramai sicure ed a basso impatto sulla qualità di vita del malato. Il corso si prefigge lo scopo di formare a 360° l’infermiere ed il medico affinché non solo conosca le tecniche di utilizzo e posizionamento di tali device, ma anche le criticità di approccio psicologico, sociale e legale oltre alle basi necessarie alla corretta gestione ed implementazione di un percorso assistenziale volto al posizionamento precoce e razionale di un accesso venoso centrale nelle varie situazioni cliniche. Questa esigenza è ormai consuetudine nei paesi anglosassoni, e lo diventerà a breve anche nella nostra nazione come dimostra il progressivo incremento di device impiantati ogni anno in Italia